Tim Brauer: «Anastacia una di noi»

In seguito al concerto di Anastacia tenutosi a Worms, è stato intervistato Tim Brauer, il promotore del live di beneficenza con la cantante americana. L'avvocato e presidente della Wormatia si è ammalato di cancro da bambino e per questo ha voluto raccogliere fondi a favore della Childhood Cancer Foundation attraverso il concerto di Anastacia. Di seguito la nostra traduzione della sua intervista rilasciata al noto sito Lampertheimer Zeitung.

Signor Brauer, come è stata per lei la serata di giovedì? 
L’ho trovata una serata perfetta, dal concerto fino al momento con i malati ed i loro parenti invitati. E’ stato bello vedere che i bambini sono riusciti ad avere una bella serata e che l'hanno apprezzata. Anche l’incontro con Anastacia, per tutti coloro che si trovavano lì, è stato semplicemente fantastico, per molti uno stimolo. Anastacia ha dato un sacco di tempo ed ha raccontato la sua storia. Quindi è stata molto vicina alla gente. 

Qual è stato il momento migliore per lei? L'incontro tra Anastacia e i bambini?
Ci sono stati tanti momenti belli, quella sera, tante piccole storie e tanti piccoli punti salienti che mi hanno commosso. Ma l'asta di foto dello studio Blu e l'incontro di Anastacia con i membri dello studio Blu sono stati emozionanti. Naturalmente, questa collaborazione è stata un grande momento per Anastacia e i bambini.

Cosa è accaduto quando Anastacia è arrivata dai pazienti affetti da cancro? 
Lei ha dato il tempo a tutti di scattare una foto. E' stata incredibile. Ha anche fatto qualche battuta, è stata uno spasso. Potevi vedere che si trattava di una di noi, cioè chi è stato affetto dal cancro anche una sola volta. Chi ne è stato colpito e un altro interlocutore sincero, lo capisce immediatamente, poiché non devi preoccuparti di parlare di come ti senti e di quello che pensi. Dal momento che il pensiero è lo stesso di chi ti sta ascoltando.
Questo concerto di beneficenza è stato qualcosa di speciale anche perché l'artista stessa, Anastacia, è stata affetta da cancro. E' stato speciale soprattutto perché si tratta di bambini e di cancro, non è possibile battere una tematica così.

Quanti soldi sono stati riuniti per la Fondazione Tedesca per il Cancro dell'infanzia?
Solo con la vendita all'asta di dipinti e oggetti dello studio Blu sono stati raccolti giovedì più di 20.000 euro. Inoltre, altri 10.000€ dalla vendita dei biglietti. E ora dovremmo guardare il conto donazioni. Chi vuole può ancora continuare a donare. L'account è ancora aperto.

Il concerto di beneficenza è andato come avevate immaginato o ha superato le vostre aspettative? 
Ha superato le mie aspettative, anche grazie all'attenzione verso la causa del cancro nei bambini e per Fondazione Tedesca per il Cancro dell'infanzia. Anastacia ha confermato con il suo manager che farà altri concerti qui in Germania atti a pubblicizzare la nostra fondazione. Pertanto, tutti gli obiettivi che mi ero fissato per creare una bella serata, per raccogliere fondi e sensibilizzare sull'argomento, sono stati molto soddisfatti.

Il concerto di Anastacia sarà l'ultimo o ci saranno altri concerti di beneficenza con altri artisti? 
Non ci ho ancora pensato. Non riuscirò a raccogliere una grande somma ogni anno. La domanda è se si può battere di nuovo qualcosa di già perfetto e ottenere lo stesso risultato, come hai fatto la prima volta.

Anche Anastacia è stata intervistata prima del concerto a Worms, il video: QUI

Nell'intervista, avvenuta poco prima dell'incontro con i bambini, Anastacia racconta quel momento con i circa 50 ragazzi che sono stati affetti dal cancro e che ne sono sopravvissuti, insieme alle loro famiglie. Perché, spiega, quando una persona viene colpita dal cancro, alla fine si tratta di una questione familiare, si spende molto per le cure e quindi non si tratta solo di uscirne, ma anche di reintegrarsi nella società e anche avere la testa per farlo. Quindi è una cosa buona il fatto che lei e noi facciamo qualunque cosa per aiutare queste persone.
In seguito parla del sold out della tappa e lei afferma che potrebbe essere stata la voglia di aiutare questi bambini, il fatto che lei ce l'abbia fatta: "Alla gente sta a cuore quando c'è questo tipo di connessione" dice, quindi è grata che loro siano venuti per lei, ma molto di più che lo abbiano fatto per i ragazzi.

Francesco e Lorenzo