Anastacia: «C'è voluto molto per essere pagata»

Il 10 Marzo 2017 Anastacia veniva intervistata dal più famoso quotidiano tedesco Süddeutsche Zeitung.
L'intervista è stata poi riportata anche sul blog Service Plan che l'ha tradotta in inglese e di seguito trovate la nostra traduzione. Anastacia ci parlerà delle difficoltà degli esordi della sua carriera, di soldi, del fatto di non essere famosa in America e dei grandi cambiamenti avvenuti nel music business.
"Prima che iniziasse la sua meteorica scalata verso il mondo delle superstar, una vita lussuosa era inimaginabile per Anastacia. Una conversazione sull'essere parsimoniosa, la sua battaglia contro il cancro, gli alti e i bassi nel music business e la trasformazione dell'America".

Anastacia, parliamo di soldi. Avevi già 30 anni quando sei esplosa. Gli altri artisti diventano famosi a 20 anni di solito. Erano duri quegli anni? 
Sicuramente. Quando ho avuto il contratto discografico, vivevo con i soldi della disoccupazione. Non avrei mai pensato di potercela fare. Mi vedevo come l'artista che non avrebbe mai provato l'esperienza del successo. A 20 anni lavoravo come ballerina quando qualcuno del music business sentì la mia voce, ma mi disse che il mio timbro vocale non andava bene per nessuna categoria. Disse "Canti come Chaka Khan, ma puoi raccontare alla gente che non sei cresciuta nel ghetto" e perché? Sono bianca. Per il pubblico di colore la mia voce era troppo da bianca, per quello bianco era troppo da nera. 

I tuoi genitori erano cantanti. 
Si ma non mi piaceva il loro genere. Mio padre era un crooner, come Frank Sinatra. E mia madre cantava a Broadway. Ma a me piacevano Janet Jackson e Madonna. Non avrei mai pensato di poter stare accanto alle loro voci. 

Come ti guadagnavi da vivere in quel periodo? 
Ero insegnante di aerobica, receptionist, hostess in un ristorante. Per quel che posso dire, ero felice. Ma non riuscivo neanche a pagarmi l'affitto. Quando avevo 25 anni, mi sono trasferita da NewYork tornando da mia mamma in California. E poi sono stata scoperta in un talent di MTV. 

Avevi 30 anni allora... 
Sì e quello era un problema. Stavano considerando di lasciar partecipare solo artisti sotto i 29 anni. Quando mi chiesero quanti anni avevo io dissi "Ho 30 anni" e loro "No" e io "Sì che li ho" e loro ancora "No". E quindi afferrai il concetto. Da allora, dovevo dire di avere 29 anni, anche se però sembrava ne avessi 23. 

Quindi la tua carriera è iniziata con una bugia? 
Grazie per avermelo ricordato! Erano gli altri i responsabili della bugia. E' per questo che ho scritto "Why'd You Lie to Me". 

Com'è stato quando il tuo primo album è diventato famoso nel 2000? 
E' accaduto tutto così in fretta. Prima di quel momento, non avevo mai avuto un make-up e un'acconciatura professionali. Alla mia prima apparizione in TV agli MTV Music Awards, sul palco dissi: "Stasera sto vestendo Dolce & Gabbana". E onestamente non avevo mai sentito parlare del marchio Dolce & Gabbana prima! 

E' interessante notare che ce l'hai fatta in Europa e non nel Paese da cui provieni, gli USA. 
Ci furono problemi con la casa discografica. Hanno combinato dei casini con le stazioni radio americane. E ancora non conosco bene i dettagli ma le radio mi boicottano perchè vogliono una vendetta sulla mia casa discografica. Le cose sono invece decollate in Europa e poi in Asia. 

E quella fu la fine dei tempi duri? 
Non mi sentivo proprio così felice quando sono ritornata in US perchè a stento vendevo qualche copia lì.
Quindi ho pensato che era tutta una farsa l'Europa e che loro pagavano le persone per rendermi famosa. 

Ma il tuo conto in banca era pieno. 
Non esattamente. Ci è voluto molto per essere pagata per le vendite oltreoceano in Europa e Asia. I profitti dovevano essere divisi tra diverse compagnie e questo e altro... 

Avresti dovuto studiare economia prima di entrare nel mondo della musica! 
Ho visto i soldi solo quando ho pubblicato il mio terzo album. Non sembrava vero. Mi vestivano con abiti costosi, volavo con il jet privato, ma il mio conto in banca era vuoto. 

Cosa hai comprato appena i soldi hanno iniziato a comparire? 
Mi sono comprata una casa. E' stato quando mi avevano già diagnosticato il cancro al seno. Pensai: non ho niente. Cosa mi potrà succedere? Ero in uno shock totale. Pensavo di dover morire ed è lì che ho iniziato a combattere. 

Dopo tutti quegli anni hai iniziato ad avere successo.
Ero una perfetta pessimista per quanto riguarda la mia carriera. Pensavo che a nessuno piacesse sentire la mia voce. E quando sono comparsa in TV, pensavo nessuno comprerà i miei CD. Quando iniziarono le vendite pensavo che sarebbe finito tutto e presto. Ma col cancro è stato tutto diverso. Già dall'inizio ero più ottimista. Forse capita quando la tua vita si trova ad un punto di stallo. La parola 'can' (in inglese è il verbo potere) è contenuta nella parola cancro. Io posso. 

Hai combatutto contro il cancro per più di un anno e hai permesso alla giornalista Barbara Walters di girare un documentario che ti mostra anche in condizioni davvero pessime
Di solito sono piena di energia. Mi dissero che la radioterapia mi avrebbe resa stanca e l'ho notato quando ho iniziato a scrivere il mio nuovo album e dal fatto che non ero fisicamente in grado neanche di cantare. E' stato in questo stato mentale che ho scritto "Left outside alone". Volevo tanto pubblicare l'album nel 2003, ma è stato possibile solo nel 2004. Mi scorraggiò molto. Ecco la mia parte tedesca, volevo essere puntuale! 

Quell'album ha venduto bene, ma quelli che l'hanno seguito non molto. E' cambiato molto il music business dall'inizio della tua carriera? 
Mi ci è voluto molto per capire gli effetti dei computer sul music business. Le persone compravano sempre meno CD e scaricavano la musica illegalmente. Nel 2007 il mio manager lasciò la Sony per andare alla Mercury e io ho voluto seguirlo. Quell'uomo mi aveva resa grande, dopo tutto, e sono leale. E' stata una rottura drammatica. La Mercury dovette pagare un sacco di soldi per me. Stavo ricominciando dal capo alla Mercury. Volevano farmi andare avanti con l'R&B, ma non mi si addice. E volevano farmi lavorare con i rappers, che lavorano con molti artisti, ma non era per me. Molte persone cercano di persuaderti a fare cose. Io ho provato a scendere a compromessi, ma nel 2014 ho davvero iniziato a fare la mia musica con l'album "Resurrection". Ecco quello che sono. Non mi ridurrò ad usare l'auto-tune sulla mia voce, solo perchè qualcun'altro lo fa. 

Come sono state le vendite di Resurrection? 
Ha venduto bene, non conosco il numero esatto. I miei contratti sono diversi oggi. L'album ha un tipo di contratto e i concerti un altro. In pratica, la casa discografica non trae profitto dal fatto che riempio teatri con le mie vecchie canzoni. 

E intanto i tuoi concerti ti stanno portanto più soldi di quanti te ne portano gli album, è il caso di molti altri artisti? 
Al momento sì! 

Hai avuto problemi finanziari quando la vendita dei tuoi album è calata? 
No, non spendo molti soldi. Non sono il tipo che si dà a spenderli subito. Quando ho comprato casa, è stato il momento in cui ho speso davvero un sacco di soldi, ma la stavo guardando da troppo tempo. Avevo notato che mi conveniva per i soldi vivere in California che a New York, potevo avere una piscina ad esempio, quindi ho comprato a Los Angeles. A Beverly Hills, nel ghetto. 

C'è un ghetto a Beverly Hills? 
Non è proprio un ghetto! 

Ma costoso, senza dubbio. Un Bungalow? 
No. Quello che voglio dire è che ho 7 bagni. E' come una villa in stile italiano. E' adorabile e mi ricorda l'Europa. 

Quando si parla di soldi sei tedesca come per la puntualità? Risparmi molto? 
Penso di sì. Se chiedi a mia sorella, ti dirà di no. Quando pubblicai il mio terzo album, decisi di farmi un regalo. Andai da Bergdorf Goodman a New York e comprai 3 paia di scarpe senza guardare il prezzo. Guardai la fattura solo quando ormai ero in Australia in tour. Una delle paia costava 3,500$. Subito chiamai mia sorella dicendole di riportare le scarpe indietro, ma il paia più costoso lo avevo io in Australia. Eh beh, lo indosso ancora oggi quindi ho dato valore a quei soldi spesi, di sicuro! Porto sempre mia sorella con me a fare shopping. Ogni volta che trovo qualcosa che adoro lei mi dice "Hai visto il prezzo?" 

Il cancro è ritornato nel 2013 e hai dovuto cancellare l'intero tour. 
Si, avevo già alcuni problemi alle spalle, come il divorzio. Avevo appena finito di registrare un album fatto di cover di altre canzoni e stavo per mettere su un tour mondiale. Ma è andata così. 

La ricaduta è stata più difficile della prima volta che ti è stato diagnosticato? 
No. Se hai il cancro ad un seno, c'è una grande probabilità che ti ritorni all'altro. Quindi ho avuto 10 anni per prepararmi a cosa avrei dovuto fare se il cancro fosse ritornato. Immediatamente dissi ai dottori "Fate una doppia mastectomia per evitare qualunque tipo di ricaduta". I dottori erano scioccati della mia determinazione e dissero "Aspettiamo vediamo cosa succede" e io dissi no! 

Lo hai detto pubblicamente di nuovo, nonostante una volta hai detto che non avresti voluto parlarne quando ti è stato diagnosticato la prima volta.
Quando è accaduto la prima volta, la notizia fu rubata dal giornale News of the world, per qualche ragione e quindi decisi di parlarne. Questa volta ho dovuto cancellare il tour quindi non avevo scelta se non dire qualcosa. Ma ero ancora spaventata, specialmente di annunciare che mi sarei rimossa il seno. Una settimana prima che lo dicessi in pubblico, Angelina Jolie annunciò che avrebbe avuto una doppia mastectomia in misura precauzionale e quello significava che non ero più sola. 

Quali cambiamenti hai fatto alla tua vita in tour da quando hai avuto il cancro? 
I dottori non sanno con esattezza da dove viene. Ma nel 70% dei casi può essere attribuito a cause ambientali o a stress. Oggi cerco di stressarmi di meno. Anche se non è così facile, c'è anche lo stress positivo che ti sprona. E cerco anche di mangiare meglio. 

Come? 
Sappiamo quanto sono nocivi i pesticidi. Ci sono così tante cose nei cibi industriali. La regola base è: Se non sai pronunciarne gli ingredienti, non toccarlo! 

Sarà difficile quando sei in tour 
Si. Mangio pesce e possibilmente non carne. Ma un sacco di insalata e vegetali. 

Cos'altro vuoi raggiungere come artista? 
Vorrei che le persone dicessero: "Oh lei è quella che ho sentito cantare in radio!" Perchè è così che funzionava in passato. Vorrei anche scrivere la mia biografia. Ci sono molte cose che le persone non sanno di me. 

Per esempio? 
Devi aspettare il libro! 

Eri una sostenitrice di Hilary Clinton. Dove sta andando l'America dopo le elezioni di Donald Trump? 
Giù, giù, giù. 

La gente dice che quelli che erano scoraggiati dall'economia hanno votato Trump perchè erano stati ignorati dai Democratici. 
Quando Barack Obama è salito alla presidenza, c'era molta più disoccupazione di quanta ce n'è oggi. Obama ha fatto molto per quel Paese. Specialmente per la classe media. Trump vuole ridurre le tasse per i commercianti. Chi ne beneficerà da tutto ciò? I votanti di Trump sono sull'ala destra. In realtà il suo slogan non è "Rendiamo l'America grande di nuovo" ma "Rendiamo l'america bianca di nuovo".

Stai valutando di lasciare il Paese? 
Se riducono i fondi per le persone disabili, sì. Mio fratello è disabile. Se riducono i diritti per i gay, sì.
Molti miei amici sono gay. Se l'America diventa Hitleriana e totalitaria, non avrò problemi a lasciarla.

Francesco