“Il fenomeno Anastacia” su Colosoul Australia!

"La Fede, in qualunque modo la si possa considerare, è stata messa da parte da molti come qualcosa di alquanto banale. Quelli che come me sostengono ciò pregano un nuovo dogma, fatto di crudo cinismo e immancabile disperazione.
Non c'è un'altra vita dopo quella che percorriamo, e non c'è sicuramente nessun 'grandissimo potere' che guida il destino collettivo.

Così all'improvviso, noi, i seguaci del cinismo, ci confrontiamo con circostanze che mettono in dubbio tutto ciò che credevamo fosse vero. Assistiamo a qualcosa che sfida la logica e la ragione, qualcosa che è così maestoso che, anche solo per un secondo, pensiamo che ci possa essere un potere che va oltre la nostra comprensione. E' come se qualche istinto carnale di conoscenza sia risorto.

Beh, mettere un'artista e la sua performance su un piedistallo biblico è qualcosa di esagerato anche per uno come me. Rimedierò.

Ma cavolo, lei ha spaccato.

All'età di 13 anni, e più tardi a 19 anni, Anastacia ha battuto il morbo di Crohn. Dopo una serie di intense operazioni, lei fu costretta alla sedia a rotelle e dovette imparare a camminare di nuovo. Quindi Anastacia ha combattuto il cancro al seno nel 2003, e ancora una volta nel 2013, e si è sottoposta a una doppia mastectomia.

Anastacia, dal greco, significa "Resurrezione". E' il suo modo di dire che il nuovo viaggio in cui si sta imbarcando inizia e finisce con lei. L'album e il tour sono concepiti come la rinascita di Anastacia nell'industria - un'industria da cui lei stessa ammette di essere stata disconnessa.

La parola (resurrezione) significa anche un ritorno alle origini. C'è un centro nel suo sound, lo Sprock (una coesione di soul, pop e rock), che è completato da un racconto di forza, sopravvivenza attraverso i suoi testi.

La sua esibizione di domenica 10 Maggio, al Cancert Hall di Perth, è stata l'ultima tappa australiana. Nonostante il grande successo commerciale nel nostro paese, questa è stata la prima volta che si è esibita qui. L'atmosfera era elettrica. Molti hanno aspettato tanto tempo per vederla dal vivo.

Anastacia è stata appoggiata dal giovanissimo, originario di Perth, Jason Ayres. Usando la sua grande voce, Ayres ha condiviso le canzoni del suo stesso album, così come una selezione di cover. La sua bravura come chitarrista è stata accentuata dall'adattamento di "Bang Bang". Era così fantasticamente strutturata che ha ottenuto persino una standing ovation da Nancy Sinatra in persona.

Dopo un breve intervallo, le luci si spengono e la band di Anastacia si sistema. Nel buio suonano pezzetti di repertorio - aumentando la suspense del pubblico. Con una grande collezione di canzoni nel suo repertorio, era difficile capire con quale canzone avesse aperto il concerto.

Un riflettore puntato sulla sinistra del palco mostra la piccola donna tra le sue due coriste - tutte e tre mentre cantano facendo il gesto della preghiera con il loro microfono. Iniziano con la sussurrata introduzione di "Left outside alone" prima che Anastacia si sposti al centro del palco e liberi l'assoluto potere della sua voce. E' stata una sublime conferma per il pubblico. La maggior parte delle volte le esibizioni live deludono le aspettative che ci facciamo dalle perfette registrazioni in studio. La voce riconoscibile, gutturale e graffiata di Anastacia in persona non era diversa da quella che ascoltiamo normalmente in radio. Se non l'avessi saputo prima, avrei potuto dire in giro che stava cantando in playback. La 45enne si dimostra sensazionale. Una volta finita la canzone si lancia subito a cantare "Staring at the sun" la prima canzone del suo nuovo album. A dire il vero, non ho mai sentito nessuna traccia di "Resurrection", realizzato nel 2014, prima di quella sera. E' una canzone forte. Non vorrei dire che è il suo miglior lavoro, ma è stata fatta estremamente bene.

Sfortunatamente però, ci sono stati alcuni problemi di audio iniziali che loro prontamente hanno risolto. Per i primi minuti di spettacolo, la sua voce si perdeva tra il frastuono della sua band - un pò impressionante considerando la sua estensione vocale.

Anastacia si rivolge al pubblico per la prima volta. Il suo modo di fare è insieme particolare e affascinante. E' stata onesta senza essere noiosa. Avendo vissuto tutto quello che ha vissuto lei, sarebbe stato difficile non essere così positivi. La prossima in ordine è "Sick and tired". L'ha cantata con condiscendenza, facendo facce strane e bizzarri movimenti mentre cantava. Questa è stata una costante della serata. Per questo non ti senti a disagio quando lei affronta questi temi pesanti, e da al testo l'importanza che si merita tramite la sua bella voce. Canta poi "Welcome to my truth" e "Pieces of a dream" che sono entrambe ben apprezzate. Dopodiché Anastacia e la sua band si sistemano per formare un semi cerchio. Come ho già detto prima, questa è stata la prima volta che ho ascoltato le canzoni dell'ultimo album di Anastacia. Le canzoni "Stay" e "Lifeline" sono state per me le più mozzafiato dell'intera serata. Entrambe sono grandi ballate che intensamente catturano le emozioni di Anastacia durante la sua seconda battaglia contro il cancro. Incredibilmente toccanti, le canzoni hanno permesso alla sua voce di dominare sulla calma degli strumenti, e l'acustica della sala ha permesso ad ogni nota di risuonare nelle nostre orecchie.

Termina il momento commovente lanciandosi dritta nelle cover di "It's a man's world" - includendo "Back in black" degli AC/DC e "Sweet child o' mine" dei Guns N' Roses. Con il pubblico ricaricato completamente, lei quindi canta "Defeated", "Stupid little things" e "Paid my dues" prima di fare una piccola calata di sipario. Non appena le coriste intonano "Freak of nature", Anastacia salta giù dal palco e interagisce col pubblico - facendo selfie e selfie con loro. Si muoveva tra la folla cantando "One day in your life". Il momento che molti aspettavano alla fine arriva, quando il ritmo di "I'm outta love" riempie la sala. Sembrava che lei avesse in mente di essere sul palco per cantare questa canzone, ma non è stato facile per lei muoversi nella sala. Ha perciò continuato a cantarla mentre camminava, e si è lasciata completamente andare quando finalmente ha raggiunto il palco.

Sia l'album che il tour servono come promemoria per molti che questa donna non è altro che talento. Sarebbe stata una vergogna vederla fallire come un relitto dimenticato degli anni 90 quando invece è evidente che lei ha ancora molto da dimostrare. Se fossi in voi, rispolvererei tutti i CD che avete di lei, e lascerei risorgere ancora una volta l'amore per questa sensazionale voce. Anastacia"

QUI il testo originale

Francesco